Ebenezer Scrooge aveva un cuore così freddo che trasudava gelo ovunque egli andasse: “la sua bassa temperatura se la portava sempre addosso”, scrive Dickens, “al punto che l’ufficio diventava gelido al suo ingresso persino nei giorni canicolari”.
Una abilità notevole, non v’è dubbio. Una abilità di cui però, col passar dei secoli, s’è persa la portata: sì, perché (si potrebbe chiedere il lettore moderno) in effetti che caspita è un giorno canicolare?
Noti nelle poleis greche e nell’Antica Roma, e tenuti in gran considerazione dai medici moderni che li avevano conosciuti grazie alla mediazione dei monaci medievali, i giorni canicolari erano – per dirla sinteticamente – i giorni più caldi dell’anno. Erano insomma i giorni in cui la terra veniva sottoposta alle sferzate di quella che ancor oggi definiamo “la canicola”.
In quei giorni, la “stella del cane” – così come la chiamavano gli astronomi greci – sorgeva in contemporanea…
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