Cari opinionisti che in queste settimane affollate le nostre televisioni, le pagine dei nostri giornali e le trasmissioni nelle nostre radio spiegandoci l’amore e i diritti, vorrei farvi un appello: per favore, non sottovalutateci.
Vedete, noi giovani siamo tesi come molle, pronti a scaldarci e bruciare nel giro di pochi secondi, così pieni di sogni che a volte ci gira la testa, così pieni di energie che a volte rischiamo di avviare un’autodistruzione. Abbiamo dentro un’inquietudine che ci punge l’anima, ci spinge a cercare continuamente modelli, progetti, ideali per cui combattere. Siamo divisi tra il desiderio di finire al più presto gli studi e la paura di ciò che accadrà dopo. Siamo delusi da un Paese che ci appare pieno di gente indifferente al nostro futuro, ma lo amiamo profondamente e vogliamo cambiarlo.
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